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Yogurt - Diabetescore
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  24.11.2024 Ferienhaus Ostsee
   

Se si vuole prevenire il diabete di tipo 2, riducendo il rischio di svilupparlo, si può fare entrare nella propria dieta lo yogurt che, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Diabetologia  – la rivista dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete – riduce questo rischio del 28%.
In una dieta ricca di fibre, i fermenti lattici ci aiutano a stare meglio ma anche ridurre il rischio di insorgenza del diabete.

A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia da ricercatori dell'Università di Cambridge.

Secondo gli scienziati, lo yogurt diminuirebbe del 28% il rischio di diabete, ma la buona notizia è che l'effetto positivo è prodotto anche da altri alimenti lattiero-caseari fermentati e a basso contenuto di grassi, come la ricotta, anche se in questo caso il tasso di riduzione è leggermente più basso, del 24%.

La dott.ssa Nita Forouhi, che lavora presso il Medical Research Council dell'Unità di Epidemiologia dell'ateneo inglese di Cambridge., spiega:
“questa ricerca evidenzia che gli alimenti specifici possono avere un ruolo importante nella prevenzione del diabete di tipo 2 e sono rilevanti per i messaggi di salute pubblica”.

La ricerca si è basata sui dati forniti dallo studio EPIC-Norfolk, che ha visto il coinvolgimento di oltre 25 mila uomini e donne della regione inglese del Norfolk.
I medici hanno analizzato i dati relativi alle abitudini alimentari di 753 persone affetti da diabete di tipo 2, confrontandoli con quelli relativi ad altri 3502 partecipanti che hanno costituito il gruppo di controllo. I soggetti sono stati poi seguiti con un follow up di undici anni.
Sebbene il consumo in generale di prodotti lattiero-caseari – sia ad alto che basso contenuto di grassi – non sia stato associato con l’insorgenza del diabete di tipo 2, i ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano consumato maggiormente yogurt e formaggi fermentati freschi e a basso contenuto di grassi avevano un rischio ridotto del 24% nel periodo di 11 anni e rispetto ai non consumatori.
La riduzione del rischio di diabete (di tipo 2)  legata al consumo di yogurt e formaggi a basso contenuto di grassi si manteneva anche considerando fattori quali lo stile di vita, l'obesità e l'apporto calorico totale.
Confrontando i dati e separando il consumo di prodotti lattiero-caseari fermentati in generale dal consumo di yogurt, i risultati hanno mostrato che il maggior consumo di yogurt riduceva ulteriormente il rischi arrivando, come accennato, al 28%.

Secondo le stime, per assicurarsi una riduzione del rischio del 28 per cento si devono consumare 4 vasetti e mezzo da 125 grammi di yogurt alla settimana.
“In un periodo in cui abbiamo molte altre prove che il consumo di elevate quantità di alcuni alimenti, come gli zuccheri aggiunti e le bevande zuccherate, siano un male per la nostra salute, è molto rassicurante avere messaggi su altri alimenti come lo yogurt e i prodotti lattiero-caseari fermentati e a basso contenuto di grassi, che potrebbero essere positivi per la nostra salute”, spiega Forouhi.

Alla stessa conclusione è giunta una ricerca finlandese su una serie di bambini nutriti fin dai primi anni di vita con lo yogurt. I ricercatori, coordinati dal dott. Marko Kalliomaki, sono convinti della capacità dei fermenti lattici di ostacolare l'aumento del peso e l'insorgenza di complicazioni dovute a una cattiva alimentazione, come il diabete, appunto.
I medici finlandesi hanno notato come, a distanza di alcuni anni, i bambini che avevano assunto regolarmente yogurt pesavano in media 4 chili in meno dei loro compagni e presentavano un intestino pressoché libero dai batteri cattivi, quali lo stafilococco. Nei soggetti obesi, infatti, la flora intestinale è più ricca di batteri produttori di tossine mentre, perdendo peso, la stessa flora batterica migliora. Qui entra in gioco lo yogurt e i suoi effetti positivi: il suo segreto consiste nella capacità di ridurre l'assorbimento di energia degli alimenti, fino al 2%.

Concorda con le conclusioni dello studio nordico anche la dott.ssa Rosalba Giacco, ricercatrice all'Istituto di Scienze dell'Alimentazione del CNR di Avellino:
“Credevamo che la flora intestinale avesse effetto solo a livello locale, proteggendo il colon da tumori e malattie infiammatorie croniche: non è così. I fermenti lattici, infatti, producono acido acetico, propionico e butirrico: i primi due vanno nel sangue e da qui nel fegato, dove regolano la produzione epatica di glucosio e grassi come colesterolo e trigliceridi; il butirrico invece resta nell'intestino a 'nutrire' le cellule dell'epitelio”.
I fermenti lattici possono essere assunti direttamente grazie a yogurt e prodotti simili, ma sarebbe bene favorirne lo sviluppo anche attraverso un'alimentazione complessivamente più sana e ricca di fibre, con una maggiore attenzione quindi per frutta, verdura e prodotti integrali quali pasta e pane.
Le fibre favoriscono la crescita dei batteri buoni al posto dei cattivi, che invece proliferano se si mangia molta carne o altri prodotti di origine animale. Purtroppo anche in Italia abbiamo un po' perso le sane abitudini della dieta mediterranea e consumiamo meno fibre rispetto al passato: ora siamo più o meno allineati ai consumi europei, che variano fra i 3 e gli 11 grammi di fibre al giorno. E' bene aumentare l'introito di frutta, verdura, cereali, pasta e pane integrali, oltre che di prodotti come lo yogurt che contengono fermenti lattici. Serve a prevenire l'obesità e quindi il diabete, ma anche tumori, malattie cardiovascolari e molte malattie croniche intestinali”.

Secondo gli scienziati britannici i latticini sono una fonte importante di proteine di alta qualità, vitamine e minerali. Per contro, molti sono anche una fonte di grassi saturi, che sono sconsigliati dalle attuali linee guida dietetiche. In questo caso, la raccomandazione è quella di sostituire i questi prodotti con altri a basso contenuto di grassi.

Nonostante lo studio non possa dimostrare una relazione di causa/effetto, i ricercatori ricordano che i latticini contengono componenti benefici come la vitamina D, Sali minerali come calcio e magnesio. Oltre a ciò, i latticini fermentati come lo yogurt possono esercitare effetti positivi contro il rischio diabete per via della presenza di batteri probiotici e una speciale forma di vitamina K (parte della famiglia menachinone) associata alla fermentazione.

A conclusione dello studio, gli autori ritengono che questo contribuisca a fornire prove solide che il consumo di prodotti lattiero-caseari fermentati a basso contenuto di grassi, in gran parte guidati dall’assunzione di yogurt, è associato a un ridotto rischio di sviluppare in futuro il diabete di tipo 2.
«In un periodo in cui abbiamo molte altre prove che il consumo di elevate quantità di alcuni alimenti, come gli zuccheri aggiunti e le bevande zuccherate, siano un male per la nostra salute, è molto rassicurante avere messaggi su altri alimenti come lo yogurt e i prodotti lattiero-caseari fermentati e a basso contenuto di grassi, che potrebbero essere positivi per la nostra salute», conclude Forouhi.

Dei buoni e sani alimenti, quindi e chissà, forse se anche per i diabetici di tipo 1: tutto sommato alimenti che non dispiace mangiare, pur nella dovuta misura perchè comunque contengono un minimo di 15 carboidrati ogni 100 gr.  che diventano 37 in un picolo vasetto di 250 grammi quindi  cosa di meglio per curare una ipoglicemia con dello yogurt alla frutta anche quelli liquidi....

Fonti

http://www.italiasalute.it/newsh.asp?ID=10188
http://www.lastampa.it/2014/02/07/scienza/benessere/alimentazione/yogurt-vs-diabete-funziona-thni5moHo0VxLoqdvw8YpO/pagina.html