L'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma sta organizzando dei corsi per bambini allo scopo di insegnare loro a saper contare i carboidrati (cd. conta dei carboidrati) contenuti negli alimenti che quotidianamente andranno a mangiare, comportando, correlativamente, che abbiano la necessaria consapevolezza (rectius consocenza) dell'esatto quantitativo di insulina che dovranno somministrarsi.
Queste conoscenze hanno come effetto la conseguente diminuzione di ipoglicemie.
Ora se l'obiettivo primario del paziente diabetico è quello di tenere sotto controllo la glicemia cercando di mantenerla costante il più possibile senza repentini sbalzi glicemici - da cui ne derivano complicanze - la conoscenza dei concetti sopra espressi diventa fondamentale per la gestione del proprio diabete.
La prassi fino ad ora seguita nei centri antidiabetici all'esordio del diabete,vuole che si stabilisca una dieta avente un quantitativo determinato di carboidrati a cui viene assegnato un presunto quantitativo di insulina che nel tempo viene aggiustata col metodo "tentativi ed errori".
Il problema è che queste diete sono rigide non tenendo conto della variabili come i fuori pasto, dolci, pasti con altri cibi più gustosi che normalmente misurano un quantitativo maggiore di carboidrati.
In questi casi può sopravvenire la frustrazione da carboidrati, rinunziandosi a mangiare queste pietanze pur di rispettare la glicemia ma vivendo male questa malattia ovvero si accetta il rischio di iperglicemie, che protratte nel tempo possono portare alle complicanze.
In entrambi i casi, c'è da scontare aspetti negativi del diabete.
La conoscenza del calcolo del numero dei carboidrati e dell'insulina permette di evitare queste frustrazioni ed iperglicemie; infatti con il calcolo dei carboidrati le iperglicemie possono essere prevenute o comunque limitate di fatto (peril il calcolo dei carboidrati vedi l'articolo "l'uso del microinfusore".
Il problema è che il calcolo dei carboidrati viene ritenuto prodromico solo per coloro che indossano il microinfusore.
Niente di più errato: probabilmente la conta dei carboidrati deve essere conosciuto proprio da coloro che non portano il microinfusore, non potendo costoro correggere in tempo reale eventuali iperglicemie (quindi dovendo con maggior arguzia prevenire le iperglicemie ma nel contemnpo evitare ipoglicemie).
Finalmente i centri diabetologici si stanno muovendo in questo senso, l'unico modo per "formare" all'equilibrio glicemico: che sia un mutamento della cultura terapeutica del diabete !!!!!