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Trovato l’ormone anti-zuccheri - Diabetescore
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  24.11.2024 Ferienhaus Ostsee
   
La ricerca è alla continua ricerca di strade alternative per combattere il diabete. Una di questa si sta concentrando sotto il profilo degli ormoni ed in particolare su quello denominato in codice del Fibroblast Growth Factor 21, che è prodotto dal fegato e sembrerebbe essere capace di controllare l’appetito, quindi lo stimolo di desiderare dolci, zuccheri e carboidrati in genere, inibendo quindi la golosità.
La sua abbondante presenza nel sangue, sembra infatti vietare al cervello di andare alla ricerca continua di dolci, prelibatezze zuccherose di varia natura, e anche di alcool. Lo avrebbero scoperto due studi, uno americano dell’Università dell’Iowa ed il secondo dell’Università del Texas, entrambi pubblicati su Cell Metabolism.   Al momento ci sarebbero chiare attestazioni dell’attività positiva di questo ormone in topi  e  scimmie, nostri antesignani, il che farebbe ipotizzare una possibile applicazione (futura) anche nell’uomo: agire sull’attività di questo ormone potrebbe aiutare a controllare diverse importanti patologie quali obesità, diabete ed etilismo.
Nei topi si è osservato che detto ormone è in grado di stimolare l'assorbimento del glucosio negli adipociti (ma non in altri tipi di cellule) coadiuvando l'attività di insulina ma anche proteggendo gli animali dall’obesità indotta dalla dieta in topi transgenici e abbassando i livelli di glucosio e di trigliceridi nel sangue quando somministrato ai roditori diabetici (Kharitonenkov A, Shiyanova TL, Koester A, Ford AM, Micanovic R, Galbreath EJ, Sandusky GE, Hammond LJ, Moyers JS, Owens RA, Gromada J, Brozinick JT, Hawkins ED, Wroblewski VJ, Li DS, Mehrbod F, Jaskunas SR, Shanafelt AB (Jun 2005)."FGF-21 as a novel metabolic regulator". The Journal of Clinical Investigation 115: 1627–35.doi:10.1172/JCI23606. PMC 1088017.PMID 15902306).

In altre parole i roditori non più capaci di produrre l’ormone anti-golosità mangiavano zucchero e mangiavano carboidrati in quantità maggiore rispetto a quelli che presentavano  concentrazioni superiori di ormone nel sangue, ragion per cui i ricercatori hanno definito l’FGF21 con l’appellativo di ormone anti-golosità, in quanto in grado di influenzare appetito e la richiesta di zuccheri
Una relazione che è risultata evidente anche nelle scimmie e con effetti, a detta dei ricercatori, sorprendenti: una singola dose di ormone era infatti sufficiente per indurre nei mammiferi una totale indifferenza verso l’acqua dolcificata. Insomma si sarebbe capito che questo ormone agisce su specifici centri nervosi, ad esempio quelli deputati alla dopamina, il neurotrasmettitore che influenza in maniera significativa i comportamenti e i meccanismi legati a premi e ricompense.
Ora, forte della conoscenza di questo meccanismo, la ricerca punta a capire se esistono altri ormoni in grado di regolare l’appetito, come fa l’FGF21 nei carboidrati, verso ulteriori specifici macro-nutrienti, ad esempio i grassi e le proteine, studiandone poi gli effetti.
Il fatto che alcuni meccanismi cerebrali possano influenzare le scelte alimentari verso cibi e dolci è già nota da tempo. Però è la prima volta che si lega questa capacità a un ormone prodotto dal fegato. Ed ecco perché il prossimo passo sarà quello di studiare se, attraverso l’anti-goloso FGF21, si potranno condizionare alcuni comportamenti alimentari sbagliati: ad esempio prevenire il consumo di cibo spazzatura, migliorare la qualità della dieta o ancora proteggere il fegato dagli effetti dannosi dell’alcool. E trattare, così, alcune problematiche come la fame di carboidrati, l’obesità, il diabete di tipo 2 e l’overdose alcolica.
 
La pericolosità dì questo strumento però potrebbe è rappresentata sotto il profilo psicologico dalle conseguenze dell’assunzione di questo ormone che potrebbero portare a anoressia ma anche alla sola depressione proprio in relazione alla situazione di venir provati dal mangiare alimenti essenziali per le funzioni normali vitali.
Per cui diventano necessari anche studi correlati per valutare l’impatto sotto il profilo  psico-fisico della persona, che comunque non è una macchina (ancora per fortuna !!).
 
Fonti:
http://www.bergamopost.it/pensare-positivo/golosi-la-lotta-coi-dolci-e-finita-han-scoperto-lormone-anti-zucchero/
https://en.wikipedia.org/wiki/FGF21