Il 25 settembre 2016 si è tenuto a Venezia il Congresso dell'Associazione Europea per gli Studi sul Fegato (Easl) annunciando una scoperta che potrebbe aprire la strada per una cura innovativa del diabete nell'uomo visti i risultati positivi sugli animali.
L’annuncio al Congresso dell’Associazione Europea per gli Studi sul Fegato (EASL) è stato dato da un’équipe guidata da Sanjeev Gupta, Responsabile del Centro di Epatologia e Ricerche sul Fegato all’Albert Eistein di New York.
“Le ricerche illustrate dallo studioso di origine indiana – commenta la dottoressa Patrizia Burra, che ha promosso il Congresso, Ricercatrice universitaria della Gastroenterologia e Trapianto di Fegato dell’Università di Padova, vice presidente della Società Europea dei Trapianti – possono veramente dare l’idea di essere fantascientifiche".
Dopo aver prelevato le cellule staminali dal fegato di animali e dopo averle trattate geneticamente, è sufficiente reintrodurle nella milza o nella vena porta, trasformandosi in un microscopico pancreas che produce quell’insulina, l’ormone che manca nel diabetico.
In altre parole è il fegato che diventa costruttore del pancreas, fegato che, metaforicamente parlando, "sta diventando una piccola farmacia perchè con le sue cellule staminali, particolarmente trattate, non solo potrà curare, se tutto andrà bene, il diabete ma anche produrre sostanze antivirali contro il virus B responsabile di quella piaga che e' la cirrosi.
La strada del prelievo delle cellule staminali dal fegato renderà, un giorno, inutile l'utilizzo delle cellule fetali ed embrionali".
E così finiranno anche le polemiche: Gupta ha spiegato che il procedimento inizia quando si ha a disposizione un fegato da cadavere non ritenuto idoneo per un trapianto. Pur non essendo adatto ad essere trapiantato, questo fegato può essere trattato e fornire cellule staminali. Queste cellule ricevono in laboratorio un comando genetico di fattori di differenziazione e danno origine a nuove cellule. A questo punto, le cellule nuove vengono inserite nell'organismo del paziente seguendo la strada della vena-porta o della milza. Se il segnale dato alle cellule riguarda il pancreas, queste cellule si assemblano e danno vita lentamente ad un microscopico pancreas che si mette subito a produrre l'insulina.
Il proseguo della ricerca dovrà inevitabilmente coinvolgere l'uomo ... eh sì perché l’obiettivo finale rimane sempre l’uomo.
Un commento però sorge spontaneo: speriamo che anche questa, come tutte le altre ricerche promettenti, non rimanga fumo negli occhi ....
Fonti
http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=5070
http://salute.aduc.it/staminali/notizia/italia+venezia+staminali+fegato+congresso_53155.php
http://italiasalute.it/News.asp?ID=5070
http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnSalute/2003/09/25/Altro/DIABETE-STAMINALI-FEGATO-COSTRUISCONO-MINI-PANCREAS_144800.php