La telemedicina arriva in aiuto dei medici per curare al meglio i pazienti: la telemedicina non può e non vuole sostituire la comune attività clinica, che resta preminente (… eventualmente può dilazionarla ….) ma è uno strumento che si integra perfettamente nella gestione del paziente affetto da patologie croniche, consentendo, grazie alle attuali tecnologie, in tempo reale di scambiarsi le informazioni a distanza.
La telemedicina in Italia continua ad estendersi, seppure faticosamente, con progetti sperimentali e frammentati: ogni regione prosegue per conto proprio facendo sì che i benefici per i pazienti, per i sistemi sanitari, per la società risultano essere limitati.
Per il diabete si segnalano le regioni Sardegna (ASL di Olbia), Piemonte (ospedale San Giovanni Bosco di Torino) e Molise (Ospedale di Larino), che hanno avviato nuovi servizi rivolti ai diabetici che consentono, in una visione integrata del sistema, ad oggetto il monitoraggio quotidiano delle condizioni cliniche dei singoli utenti mediante l’invio dei profili glicemici con possibilità, quindi, di intervenire in tempo reale per suggerire le correzioni della terapia e degli stili di vita.
Il Diabete Mellito è una patologia cronica legata ad una disfunzione del metabolismo del glucosio: i pazienti diabetici devono solitamente autogestire la patologia mediante terapia farmacologia, con iniezioni di insulina più volte al giorno, e mediante il controllo della glicemia tramite piccoli apparecchi di misura (i glucometri).
Il paziente diabetico deve controllare giornalmente, spesso anche più volte al giorno, la glicemia: un buon controllo metabolico è fondamentale per una corretta gestione della malattia, quindi più spesso il Medico controlla i dati del singolo paziente e più si è sicuri che il paziente viva meglio la propria patologia con minori rischi di complicanze, aumentando quindi la qualità della vita in una prospettiva futura, da una parte, e diminuendo i costi sociali (con la riduzione di complicanze).
Gli esiti della terapia vengono valutati periodicamente da un centro diabetologico e dai medici di medicina generale che provvedono ad assegnare, là dove fosse necessario, la nuova terapia ai pazienti e a prevenire le complicanze a lungo termine (come problemi cardiovascolari, cecità o piede diabetico).
I sistemi di telemedicina per la gestione del Diabete Mellito consentono al paziente di inviare i dati raccolti durante l’automonitoraggio, di mantenere un contatto più frequente con i medici curanti ed in definitiva di essere seguiti più assiduamente senza spostamenti inutili o lunghe attese telefoniche.
I progetti prevedono l'attuazione dei protocolli di Gestione Integrata del paziente diabetico attraverso l’impiego della tecnologia informatiche delle comunicazioni (ICT):
- il progetto in sperimentazione ad Olbia (denominato “Progetto di Telemedicina per la Gestione integrata del paziente” curato dall’Asl di Olbia con la collaborazione dell’Associazione Diabete Mellito Sardegna e il supporto tecnico della Medicair Italia) si basa sulla raccolta territoriale delle memorie dei glucometri impiegati nell'autocontrollo; successivamente avviene la trasmissione, via rete telefonica cellulare dei dati raccolti e la condivisione del dato trasmesso su pagine web ad accesso riservato. Il sistema prevede degli apparecchi ripetitori da posizionarsi in punti strategici facilmente accessibili agli utenti: in questo modo l’utente raggiungerà l’apparecchio per scaricare, solitamente attraverso Bluetooth il proprio Diario glicemico, con una percentuale minima di errore (prima la percentuale dei diari cartacei era superiore al 10%). Il dato scaricato viene elaborato dal Sistema di Multicheck di Madicair Italia e inserito in una “cartella elettronica virtuale” direttamente consultabile dal Medico di Medicina Generale, dal Diabetologo, dallo Specialista e dallo stesso paziente.
- la sperimentazione in uso presso il Centro unificato di Diabetologia del San Giovanni Bosco di Torino prevede l’utilizzo di particolari apparecchi per la misurazione della glicemia in grado di inviare il dato direttamente sui computer del medico: il sistema di autocontrollo, soprannominato Med-Care, funziona grazie alla trasmissione dei dati del glucometro attraverso l’utilizzo di uno smartphone: i dati vengono trasferiti a un service center, che li rende disponibili ai clinici coinvolti nella gestione del paziente da telefono, potendo quindi in tempo reale leggere ed analizzare immediatamente i valori. Si realizza in tal modo una forma di controllo a domicilio. Il sistema consente inoltre di inviare messaggi alla persona assistita, suggerendo eventuali modifiche alla terapia in corso, o invitandolo a una visita.
I vantaggi primari prevedono l'immediata condivisione dei diari glicemici da parte delle parti coinvolte nel processo di cura, quindi il contatto diretto tra paziente e il medico che interviene nelle patologie correlate (Gabriele Palazzo, responsabile Madicair Italia per il progetto di telemedicina della Asl di Olbia).
Inoltre i progetti non interferiscono sulla nomale gestione del diabete, non comportano alcun costo aggiuntivo e non aumentano il carico di lavoro del personale del Centro ospedaliero ma responsabilizzano il paziente a una attenta quotidiana valutazione dei propri parametri, riducendo gli accessi all’ospedale, ma soprattutto rendendo più omogenei e accurati i valori dei controlli periodici” (dottor Bruno del Centro unificato di Diabetologia del San Giovanni Bosco).
Oltre al risparmio economico, il progetto di telemedicina consente al medico di analizzare in tempo reale i dati relativi alla glicemia, suggerendo eventuali modifiche terapeutiche responsabilizzando il paziente ad una valutazione quotidiana dei propri parametri biologici.
Questa nuova scienza presenta numerosi vantaggi, come la razionalizzazione delle strutture del sistema ospedaliero, il miglioramento della qualità dell'assistenza terapeutica, il drastico abbattimento dei costi della gestione sanitaria e, soprattutto, la possibilità per il paziente di ricevere delle diagnosi senza doversi necessariamente recare in ospedale: il controllo a distanza dà la possibilità di rimanere all'interno della propria abitazione.
Fonte
http://www.lastampa.it/2013/09/03/scienza/telemedicina-per-diabetici-parte-a-torino-il-primo-progetto-in-italia-SCN02uTg267lfg463tQSAI/pagina.html
http://www.aslolbia.it/index.php?xsl=7&s=9544&v=2&c=71